Monte di Credito su Pegno di San Ginesio
Marche, San Ginesio (MC)
Il Monte di Pietà di San Ginesio venne eretto con bolla papale di Clemente VII del 10 maggio 1524. Il primo documento ad oggi reperito che consente di illustrarne l'operatività è lo statuto, approvato con regio decreto 8 giugno 1902, n. 209. La sua gestione venne affidata alla locale Congregazione di Carità, per decreto reale 28 maggio 1863; da essa, che pur conservava distinti dal Monte gli scopi e il patrimonio, provenivano gli impiegati e i fondi per le spese del personale e dell'ufficio in proporzione alle rendite dell'ente. Il Monte ebbe come fine di «sovvenire le persone bisognose mediante prestiti contro pegno» (art. 3); i prestiti potevano essere erogati fino a un massimo di lire 25, ad un tasso di interesse del 5%; i pegni ammessi erano «oggetti d'oro, d'argento, perle, pietre preziose, mobili, biancheria, oggetti di vestiario, stoffe, attrezzi di cucina e cantina, attrezzi per l'esercizio di arti e mestieri od altro ad eccezione delle cose sacre ed arredi di chiesa, armi e altri oggetti militari, polveri piriche o infiammabili e capaci di recar danno» (art. 16). Trasformato in Monte di Credito su Pegno in applicazione delle norme sul riordino dei Monti di Pietà del 1938 (legge 10 maggio, n. 745), per disposizione dell'Ispettorato del Credito del 25 novembre 1939 fu posto in gestione commissariale temporanea in quanto la situazione delle sue attività era tale da rientrare nelle condizioni per l'avvio della procedura di incorporazione in un altro monte di credito su pegno di provincia (art. 7 della legge 10 maggio 1938, n. 745 e art. 15 del regio decreto attuativo 25 maggio 1939, n. 1279). Con regio decreto 5 dicembre 1941, n. 1367, fu disposta la sua incorporazione nel Monte di Credito su Pegno di Macerata. Con successivo decreto del Capo del Governo del 27 dicembre 1941 fu stabilito che il Monte di Credito di Pegno di Macerata assumesse tutte le attività e passività del Monte di Credito su Pegno di San Ginesio e ne incamerasse il patrimonio.
relazioni
ente conservatore
bibliografia
- Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, Bollettino di notizie sul credito e sulla previdenza, a. XX-1902. 2° Semestre, Roma, Tipografia Nazionale di G. Bertero, 1903, pp. 154-156;
- Ispettorato per la difesa del risparmio e per l'esercizio del credito, Bollettino dell'Ispettorato per la difesa del risparmio e per l'esercizio del credito, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1939, pp. 44-45;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 305, 29 dicembre 1941, p. 5073;
- Rivista delle Casse di Risparmio, aprile 1941, a. XXIX, n. 4, p. 177;
- Dante Cecchi, Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata nel CXXV anniversario della sua fondazione, [Macerata], 1969, pp. 375-376;
- P. Vittorino Meneghin O.F.M., I Monti di Pietà in Italia dal 1462 al 1562, Vicenza, L.I.E.F. Edizioni, 1986, p. 66;
- https://www.monspietatis.org/it/montipieta/view/monte_pieta_macerata_20.html?p=2, accesso settembre 2023.