Monte di Credito su Pegno di Montefano
Marche, Montefano (MC)
Non si ha indicazione certa della data di costituzione del Monte di Pietà di Montefano. Le tracce documentarie più antiche che attestano la sua attività risalgono al 1572, mentre lo statuto approvato con regio decreto 26 ottobre 1933 indica la risoluzione del Consiglio comunale del 1° ottobre 1853 come atto di istituzione. Da quest'ultimo documento, si rileva inoltre che l'ente fu retto dalla Congregazione di Carità in forza del regio decreto 11 ottobre 1863, con gestione separata, e che aveva sede in un edificio del Comune in via Altobello. Al 31 dicembre 1930 il suo capitale era pari a lire 5.383, quasi completamente in contanti, e risultava da interessi sui prestiti, rendite da titoli di Sato e sussidi del Comune. Per la realizzazione del suo scopo, ovvero di « sovvenire i poveri mediante la concessione di prestiti contro pegno di cose mobili aventi un valore commerciale» (art. 2), poteva erogare prestiti tra un minimo di lire 5 e un massimo di lire 30, a tassi d'interesse annui del 5,50% (a cui si aggiungeva una tassa fissa dell'1%), contro pegni in oggetti d'oro e argento e pietre preziose, biancheria, attrezzi, macchine, merci e metalli in genere (eccezione per le ingombranti e 'sudicie'). Trasformato in Monte di Credito su Pegno in applicazione delle norme sul riordino dei monti di pietà del 1938 (legge 10 maggio, n. 745), per disposizione dell'Ispettorato del Credito del 25 novembre 1939 fu posto in gestione commissariale temporanea in quanto la situazione delle sue attività era tale da rientrare nelle condizioni per l'avvio della procedura di incorporazione in un altro monte di credito su pegno di provincia (art. 7 della legge 10 maggio 1938, n. 745 e art. 15 del regio decreto attuativo 25 maggio 1939, n. 1279). Con regio decreto 5 dicembre 1941, n. 1367, fu disposta la sua incorporazione nel Monte di Credito su Pegno di Macerata. Con successivo decreto del Capo del Governo del 27 dicembre 1941 fu stabilito che il Monte di Credito di Pegno di Macerata assumesse tutte le attività e passività del Monte di Credito su Pegno di Montefano e ne incamerasse il patrimonio.
relazioni
ente conservatore
bibliografia
- Ispettorato per la difesa del risparmio e per l'esercizio del credito, Bollettino di notizie sul credito e sul risparmio. Monti di pegni di seconda categoria. Statuti e trasformazioni. Anni 1931-32-33-34, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma, 1937, pp. 444-448;
- Ispettorato per la difesa del risparmio e per l'esercizio del credito, Bollettino dell'Ispettorato per la difesa del risparmio e per l'esercizio del credito, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1939, pp. 44-45;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 305, 29 dicembre 1941, p. 5073;
- - Dante Cecchi, Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata nel CXXV anniversario della sua fondazione, [Macerata], 1969, pp. 375-376;
- https://www.monspietatis.org/it/montipieta/view/monte_pieta_montefano_318.html?p=1, accesso settembre 2023.
fonti
https://archiviodistatomacerata.cultura.gov.it/, accesso settembre 2023.