Monte di Credito su Pegno di Matelica
Marche, Matelica (MC)
Il Monte di Pietà di Matelica fu istituito nel 1554 (1555, secondo altre fonti) dal Consiglio generale del Comune, per iniziativa del conte Anton Maria Ottoni. Ebbe sede in locali messi a disposizione dal Comune. In forza del regio decreto 15 ottobre 1863 venne amministrato dalla locale Congregazione di Carità; pur rimanendo separate le gestioni dei due enti, il cassiere e il segretario del Monte di Pietà provenivano dalla Congregazione. Secondo lo statuto approvato con regio decreto 3 gennaio 1904, n. 144, il Monte di Pietà aveva per scopo «di prestare denaro sopra pegno ai poveri del Comune di Matelica» (art. 2). Erano privilegiati i prestiti di piccole somme, comprese tra i centesimi 50 e le lire 25, e, solo se disponibili fondi in cassa, erano ammessi prestiti superiori fino a un massimo di lire 50; il tasso di interesse praticato era del 5%. I pegni ammessi a garanzia potevano essere gioielli, pietre preziose, oggetti di oreficeria e d'argenteria, utensili in metallo, tessuti di lino, canapa e cotone, biancheria (esclusa quella da letto e usata); il loro valore doveva essere comunque doppio della somma richiesta in prestito. I fondi eccedenti ai bisogni del Monte dovevano essere destinati alle opere pie o reinvestiti in rendita, lasciando a disposizione del massaro una somma non superiore alle lire 200. Trasformato in Monte di Credito su Pegno in applicazione delle disposizioni sul riordino dei monti di pietà del 1938 (legge 10 maggio, n. 745), per disposizione dell'Ispettorato del Credito del 25 novembre 1939 venne posto in gestione commissariale temporanea in quanto la situazione delle sue attività era tale da rientrare nelle condizioni per l'avvio della procedura di incorporazione in un altro monte di credito su pegno di provincia (art. 7 della legge 10 maggio 1938, n. 745 e art. 15 del regio decreto attuativo 25 maggio 1939, n. 1279). Con regio decreto 5 dicembre 1941, n. 1367, fu disposta la sua incorporazione nel Monte di Credito su Pegno di Macerata. Con successivo decreto del Capo del Governo del 27 dicembre 1941 fu stabilito che il Monte di Credito di Pegno di Macerata assumesse tutte le attività e passività del Monte di Credito su Pegno di Matelica e ne incamerasse il patrimonio.
bibliografia
- Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, Bollettino di notizie sul credito e sulla previdenza, a. XXII - 1904. 2° Semestre, Roma, Tipografia Nazionale di G. Bertero & C., 1905, pp. 45-50;
- Ispettorato per la difesa del risparmio e per l'esercizio del credito, Bollettino dell'Ispettorato per la difesa del risparmio e per l'esercizio del credito, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1939, pp. 44-45;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 305, 29 dicembre 1941, p. 5073;
- Dante Cecchi, Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata nel CXXV anniversario della sua fondazione, [Macerata], 1969, pp. 375-376;
-Archivio di Stato di Macerata, La Marca e le sue istituzioni al tempo di Sisto V, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali, [Macerata], Ufficio centrale per i beni archivistici, 1991, pp. 294 e 378;
- https://www.monspietatis.org/it/montipieta/view/monte_pieta_matelica_311.html?p=1, accesso settembre 2023.