Monte di Credito su Pegno di Apiro

Marche, Apiro (MC)

data di fondazione09.11.1549
data di fusione05.12.1941

Il Monte di Pietà di Apiro venne fondato per iniziativa privata il 9 novembre 1549. Sebbene i primi capitoli fossero stati redatti già nel 1551, divenne operativo solo dal febbraio 1580 quando vennero compilati nuovi capitoli. L'attività iniziale riguardò il prestito di grano contro la promessa di restituzione dietro solidale garanzia; poi, quando fu affidata al locale Monte frumentario (presente dal 1573 per iniziativa della Confraternita del SS. Sacramento), l'operatività del Monte di Pietà si concentrò sul prestito di denaro contro pegno, seguendo i regolamenti emanati dal vescovo di Camerino il 18 dicembre 1640 e il 5 settembre 1739. Cessò la propria attività il 15 febbraio 1797, per ordine della Curia di Camerino. Fu riattivato nel 1845, per iniziativa del Comune, senza tuttavia avere un massaro stabile e un regolamento per circa un ventennio. Il 21 gennaio 1864 la sua amministrazione, in forza della legge 3 agosto 1862 e del regio decreto 29 novembre 1863, passò alla locale Congregazione di Carità, che provvide a compilarne lo statuto (approvato il 16 luglio 1865) e a redigere il regolamento il 30 luglio 1866. Un nuovo statuto fu poi approvato con regio decreto 7 febbraio 1904, n. 168. A questa data, il Monte aveva sede nell'ex convento di San Francesco, in un locale amministrato gratuitamente dal Comune; poteva erogare prestiti a tassi di interesse del 5% annuo, contro «oggetti di biancheria ed oggetti di orologeria in oro ed in argento e di oreficeria, rami, attrezzi rurali, purché in buono stato, ed abbiano un valore di stima corrispondente ad un terzo superiore alla somma richiesta in prestito» (art. 17); infine, doveva distribuire gli utili di gestione per un terzo ad incremento del capitale e per i restanti due terzi a favore del locale Ospedale degli infermi. Venne trasformato in Monte di Credito su Pegno in applicazione delle norme sul riordino dei Monti di pietà del 1938 (legge 10 maggio, n. 745). Per disposizione dell'Ispettorato del Credito del 20 febbraio 1940 fu posto in gestione commissariale temporanea in quanto la situazione delle sue attività era tale da rientrare nelle condizioni per l'avvio della procedura di incorporazione in un altro monte di credito su pegno di provincia (art. 7 della legge 10 maggio 1938, n. 745 e art. 15 del regio decreto attuativo 25 maggio 1939, n. 1279). Con regio decreto 5 dicembre 1941, n. 1367, fu disposta la sua incorporazione nel Monte di Credito su Pegno di Macerata. Con successivo decreto del capo del Governo del 27 dicembre 1941 si stabilì che il Monte di Credito di Pegno di Macerata assumesse tutte le attività e passività del Monte di Credito su Pegno di Apiro e ne incamerasse il patrimonio.

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio,Bollettino di notizie sul credito e sulla previdenza, a. XXII - 1904. 2° Semestre, Roma, Tipografia Nazionale di G. Bertero & C., 1905, pp. 125-128;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia
, n. 50, 28 febbraio 1940, p. 865;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia
, n. 305, 29 dicembre 1941, p. 5073;
-
Dante Cecchi, Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata nel CXXV anniversario della sua fondazione, [Macerata], 1969, pp. 375-376;
- https://www.monspietatis.org/en/montipieta/view/monte_pieta_apiro_163.html?p=1, accesso settembre 2023.

nella mappa