Cassa di Risparmio di Mogliano
Marche, Mogliano (MC)
La Cassa di Risparmio di Mogliano, con l'iniziale denominazione di Cassa di Prestiti e Risparmi, venne costituita per delibera del Consiglio comunale dell'8 agosto 1887, autorizzata con regio decreto 6 agosto 1889, n. 3473. L'Istituto derivava dalla trasformazione del locale Monte di Pietà (risalente al 1420) e dei Monti frumentari 'Vagnarelli', 'Bonfiglio' e Gentilucci (quest'ultimo amministrato dalla Confraternita della Concezione e risalente ad un legato del giugno 1675). Per lo statuto approvato con regio decreto 6 luglio 1890, n. 3870, la Cassa aveva lo scopo di «raccogliere i depositi a titolo di risparmio e di trovare ad essi conveniente collocamento, preferendo specialmente gli artieri e gli agricoltori» (art. 1). Era gestita da un Consiglio di Amministrazione costituito da membri della locale Congregazione di Carità (a loro volta nominati dal Consiglio comunale) e divenne operativa dal 12 aprile 1891. La sede era in locali messi a disposizione dal Comune. Non si hanno notizie precise sull'attività iniziale per la mancanza di dati di bilancio, ma già nel primo biennio risultava l'erogazione degli utili, assai esigui, per la distribuzione di cibo gratuito ai poveri. In seguito la sua attività si caratterizzò per piccole cifre, con un andamento influenzato da quello dell'economia locale, a vocazione agricola. Modifiche allo statuto furono apportate nel 1895, 1897 e 1906. A causa delle passività accumulate negli anni della Prima guerra mondiale e della ripresa postbellica (specie per i mutui di notevole importo concessi alle municipalità di Mogliano e di Pausola - oggi Corridonia), l'Istituto fu commissariato tra il 1920 e il 1923 e tra il marzo 1925 e il maggio 1926. La gestione degli organi ricostituiti non durò molto: l'attività continuava a ristagnare e soffriva della concorrenza delle filiali aperte in Mogliano da altri due istituti di credito. Il 3 agosto 1926 la Congregazione di Carità fu disciolta e il podestà assunse la gestione temporanea quale nuovo commissario. In seguito alle disposizioni governative di accorpamento delle casse di risparmio minori in casse di risparmio circonvicine di dimensioni maggiori (regio decreto legge 10 febbraio 1926, n. 26, convertito in legge 29 dicembre 1927, n. 2586), il commissario chiese la fusione della Cassa di Risparmio di Mogliano nella Cassa di Risparmio di Macerata, essendovi con questa frequenti rapporti. Il regio decreto che approvò l'operazione fu emanato il 9 agosto 1927 (n. 1725) ed il giorno successivo avvenne la fusione di fatto; il 14 gennaio 1928 l'atto fu formalmente perfezionato.
relazioni
ente conservatore
bibliografia
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 223, 19 settembre 1889;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 192, 16 agosto 1890;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 180, 1° agosto 1895;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 297, 23 dicembre 1897;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 281, 3 dicembre 1906;
- Gazzetta Ufficiale del Regno Italia, n. 224, 28 settembre 1927, p. 3911;
- Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane, Le Casse di risparmio italiane nel secondo venticinquennale della loro associazione (1938-1962), Roma, Tipografia delle Terme, 1962, p. 255;
- Bruno Capodaglio, La Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, s.l., s.e., 1954, p. 26;
- Dante Cecchi, Cassa di Risparmio di Mogliano, in Idem, Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata nel CXXV anniversario della sua fondazione, [Macerata], 1969, pp. 349-356;
- Francesco Chiapparino, Credito, comunità e sviluppo. Ricerche di storia della banca locale nelle Marche in età contemporanea, Ancona, Affinità elettive, 2008.