Cassa di Risparmio di Loro Piceno
Marche, Loro Piceno (MC)
La Cassa di Risparmio di Loro Piceno, con l'iniziale denominazione di Cassa di Prestiti e Risparmi, venne costituita dall'inversione parziale del locale Monte frumentario (risalente alla fine del XV secolo), autorizzata con regio decreto 23 marzo 1884, n. 1256; l'atto seguiva alla delibera del Consiglio Comunale del 27 marzo 1883 a favore di questa soluzione, che accoglieva le proposte della locale Congregazione di Carità. La Cassa di Risparmio fu operativa dal 1° gennaio 1885, con un capitale di lire 7.200, risultato della vendita di 330 quintali di grano. L'amministrazione venne affidata ad un Consiglio di Amministrazione composto da un presidente e sei consiglieri, tutti eletti dalla Congregazione di Carità. Con lo statuto approvato con regio decreto 15 maggio 1890, n. 3784, vennero accolte le disposizioni di riordino delle casse di risparmio (legge 15 luglio 1888, n. 5546) e quindi cambiò la denominazione in Cassa di Risparmio. Una successiva modifica dello statuto venne approvata nel 1903. Fino agli inizi degli anni '90 del XIX secolo, la Cassa ebbe un costante e progressivo aumento nelle sue varie operazioni. Nel tempo introdusse strumenti per favorire il risparmio dei più poveri, degli operai, degli insegnanti, delle società di mutuo soccorso e delle opere pie; inoltre, nei reinvestimenti, in prevalenza nella forma di operazioni cambiarie, preferì prestiti, anche di piccole somme, a favore dell'agricoltura; infine, sin dal 1889 erogò parte degli utili in beneficenza. Superata una fase di stasi tra il 1893 e il 1897, l'operatività ritornò a crescere. Pur non mancando aperture di credito per favorire le incipienti iniziative industriali nella zona, la sua attività fu rivolta in prevalenza al settore agricolo, con l'adozione di provvedimenti speciali per sostenerne la crescita (es. stanziamento di un fondo speciale, tassi di interesse di favore per l'acquisto di concimi e macchine agricole). Per questo motivo, la crisi agricola dalla seconda metà del 1910 ebbe un notevole impatto sul suo andamento. Lo scoppio del primo conflitto mondiale e la lenta ripresa postbellica dell'economia locale incisero sull'attività della Cassa; un netto miglioramento si registrò a partire dal 1922-1923. In seguito alle disposizioni governative di accorpamento delle casse di risparmio minori in casse di risparmio circonvicine di dimensioni maggiori (regio decreto legge 10 febbraio 1926, n. 26, convertito in legge 29 dicembre 1927, n. 2586), su proposta del ministro dell'Economia Nazionale, la Cassa di Risparmio di Loro Piceno venne incorporata dalla Cassa di Risparmio di Macerata per regio decreto 12 agosto 1927, n. 1722.
bibliografia
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 132, 2 giugno 1884;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 133, 8 giugno 1903;
- Associazione Bancaria Italiana, Annuario delle banche e banchieri d'Italia, a. III (1925-1926), Milano, Associazione Bancaria Italiana, p. 355;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 224, 28 settembre 1927, p. 3910;
- Bruno Capodaglio, La Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, s.l., s.e., 1954, p. 26;
- Associazione fra le casse di risparmio italiane, Le Casse di risparmio italiane nel secondo venticinquennale della loro associazione (1938-1962), Roma, Tipografia delle Terme, 1962, p. 255;
- Dante Cecchi, Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata nel CXXV anniversario della sua fondazione, [Macerata], 1969, pp. 325-335;
- Francesco Chiapparino, Credito, comunità e sviluppo. Ricerche di storia della banca locale nelle Marche in età contemporanea, Ancona, Affinità elettive, 2008.