Cassa di Risparmio di Camerino
Marche, Camerino (MC)
La Cassa di Risparmio di Camerino fu costituita il 26 giugno 1844 ed approvata con rescritto pontificio del 14 settembre 1844. Se già al 1837 risaliva un primo tentativo, fu solo per iniziativa del delegato apostolico Achille Maria Ricci, che 137 azionisti, tra enti (come il Comune) e persone (oltre il delegato apostolico anche l'arcivescovo), sottoscrissero 167 azioni di scudi 5 ciascuna per complessivi scudi 820, come fondo di dotazione iniziale. Gli sportelli furono aperti il 1° dicembre 1844 in locali messi a disposizione dal Comune. Già nel 1845 la Cassa di Risparmio si insediò con proprie agenzie a Castelraimondo e Pioraco. Nel 1847 inoltre contribuì alla costituzione della consorella di Fabriano. L'attività fu lenta e faticosa fino al 1870, a causa di una gestione poco accorta e basata su criteri famigliari, che comportò anche un progressivo ritiro degli azionisti. Seguì un lento risalire dell'operatività, grazie al riordino della contabilità, l'adozione di un nuovo regolamento e la sottoscrizione di nuove azioni. Dal 1882 fu quindi possibile iniziare ad erogare parte degli utili in beneficenza; nel tempo, oltre agli enti caritativi e agli istituti di pubblico servizio locali, i principali destinatari furono la società agraria e l'Università camerinese. L'andamento della Cassa tuttavia rimase altalenante, essendo legato a quello dell'economia locale, in prevalenza basata sull'attività agricola, e subendo, al pari di altri istituti di credito, l'impatto di eventi politici ed economici di rilevanza nazionale. Dal 1906 prese avvio l'espansione sul territorio della provincia di Macerata e di Perugia, a cui si aggiunse l'apertura di un'agenzia a Roma (in Palazzo Silj). Del 1906 era inoltre l'approvazione di un nuovo statuto, il quinto dall'avvio dell'attività (i precedenti nel 1867, 1877, marzo e dicembre 1892). Il 1° maggio 1918 fu inaugurato il nuovo palazzo della sede (su progetto dell'ing. Filippo Amici), la cui costruzione era iniziata nel 1913 con la demolizione delle vecchie case di proprietà Grassetti, Vitalini e Sensini. Nella prima metà degli anni Venti continuò l'impegno della Cassa a supporto dell'economia locale, con l'adozione di nuovi strumenti per il miglioramento e la bonifica agricola. Nel 1921 assorbì l' Istituto Popolare di Credito e Risparmio di San Severino, sostituendosi con una propria filiale, mentre altre agenzie e filiali furono aperte negli anni successivi, anche fuori dalle Marche, come a Campagnaro di Roma. In virtù delle modifiche alle norme allora vigenti sull'ordinamento delle casse di risparmio del 1927 (r.d.l. 10 febbraio, n. 269, convertito con modifiche in r.d.l. 29 dicembre, n. 2587), fuse per incorporazione la consorella minore di Matelica per r.d. 19 agosto 1927, n. 1729, e poi, su proposta del Ministero dell'Economia Nazionale, si aggregò con le casse di risparmio di Macerata, di Recanati e di Tolentino a formare la Federazione delle Casse di Risparmio della Provincia di Macerata per regio decreto 18 marzo 1928, n. 859. Con l'incalzare della congiuntura economica, l'Assemblea dei soci del 22 giugno 1929 deliberò all'unanimità di procedere alla fusione nella Cassa di Risparmio di Macerata, per dare origine, insieme alla contemporanea fusione della Cassa di Risparmio di Recanati e della Cassa di Risparmio di Tolentino in quella maceratese, ad un nuovo istituto di credito denominato Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata. L'operazione fu sanzionata dal regio decreto 10 ottobre 1929, n. 1979.
bibliografia
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 31, 31 gennaio 1867;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 134, 8 giugno 1877;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 62, 14 marzo 1892;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 288, 10 dicembre 1892;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 106, 5 maggio 1906;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 48, 26 febbraio 1924;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 260, 11 novembre 1926;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 224, 28 settembre 1927;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 112, 12 maggio 1928;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 272, 22 novembre 1929;
- Bruno Capodaglio, La Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, 1954, p. 29;
- Associazione fra le casse di risparmio italiane, Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, in Idem, Le Casse di risparmio italiane nel secondo venticinquennale della loro associazione (1938-1962), Roma: Tipografia delle Terme, 1962, p. 255-256;
- Dante Cecchi, Cassa di Risparmio di Camerino, in Idem, Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata nel CXXV anniversario della sua fondazione, [Macerata], 1969, pp. 103-148;
- Francesco Chiapparino, Credito, comunità e sviluppo. Ricerche di storia della banca locale nelle Marche in età contemporanea, Ancona, Affinità elettive, 2008.