Monte della Pietà
Campania, Napoli
Il Monte della Pietà fu fondato nel 1539 da alcuni gentiluomini - primi fra tutti Nardo di Palma ed Aurelio Paparo - con lo scopo di concedere prestiti gratuiti su pegno a persone bisognose. Cominciò, nella seconda metà del secolo XVI, a ricevere anche depositi, dando così vita all'attività bancaria.
L'ampliamento delle attività dell'istituto rese necessaria una più complessa organizzazione, che fu presa a modello anche dagli altri. Divenne banco nel 1584, con una prammatica del Re di Spagna. Il Monte della Pietà iniziò le sue operazioni nella casa di uno dei suoi fondatori, Nardo di Palma, in via della Selice, presso la Giudecca, non molto lontano dalla attuale piazza Nicola Amore. Nel 1544 il Monte ottenne un piccolo locale nel cortile della Casa Santa dell'Annunziata e qui rimase fino al 1592, anno in cui, per le pressioni dei governatori della Casa, che nel frattempo aveva aperto banco, dovette affittare il palazzo dei duchi d'Andria Carafa nella piazza San Severino.
Nel 1597 il banco comprò, per 16.300 ducati, da Delizia Gesualdo, vedova di Girolamo Carafa, un palazzo sito nella via San Biagio dei Librai, che fu demolito e ricostruito su disegno dell'architetto Giovan Battista Cavagni. Con il nuovo edificio venne costruita anche una cappella, vero gioiello d'arte, a cui lavorarono i maggiori artisti del tempo: il Naccherino, il Bernini, il Corenzio, il Santafede.
(Fonte: Fondazione Banco di Napoli)