Monte di Credito su Pegno di Ascoli
Marche, Ascoli Piceno
Il Monte di Pietà di Ascoli, istituito il 15 gennaio 1458 presso la chiesa di Sant'Onofrio per opera di fra Domenico da Leonessa, è da alcuni considerato il più antico Monte di Pietà, precedente addirittura a quello di Perugia, costituito nel 1462. Di fatto, però, quello di Ascoli era semplicemente un ente caritativo: aveva infatti il solo compito di custodire le elemosine fatte dalle persone agiate della città per il sostentamento dei poveri, costituite per lo più da generi alimentari. Probabilmente questo Istituto si estinse fra il 1525 e il 1528. Il primo vero Monte di Pietà sorse ad Ascoli solo nel 1552, promosso dal domenicano fra Matteo Laci da Firenze. Gestito dalla confraternita del Corpus Domini, aveva sede nel complesso conventuale di San Francesco. Nel 1589, per opera del nobile Giovanni Vincenzo Cataldi, venne istituito in città un secondo Monte, detto della "Beata Vergine del Rosario". Con un fondo iniziale di 3.000 fiorini, e con sede presso la chiesa domenicana di San Pietro martire, l'Istituto venne affidato alla Confraternita del Rosario. Dopo un primo periodo di grande floridezza economica, a causa di alcuni ammanchi, e per la concessione un po' ardita di alcuni mutui, nel 1628 il Monte fu costretto alla chiusura. Venne riaperto il 22 marzo 1630. Con decreto 24 ottobre 1860, il commissario straordinario per le Marche Lorenzo Valerio affidò la gestione dei due Monti alla locale Confraternita di carità che, con deliberazione del Consiglio comunale del 13 giugno 1881, unificò i due istituti sotto la nuova ragione sociale di Monte di Credito su Pegno di Ascoli. A questa data il capitale del Monte del Corpus Domini ammontava a 2.957 scudi, mentre quello della Beata Vergine del Rosario a 2.276 scudi. Con regio decreto n. 118 del 30 gennaio 1941 l'Istituto venne assorbito, insieme al Monte di Credito su Pegno di Offida, dalla Cassa di Risparmio di Ascoli.
bibliografia
- Giuseppe Fabiani, Gli ebrei e il Monte di Pietà in Ascoli, Roma, Tipografia Italiana, 1972 (I ed. 1942);
- Vittorino Meneghin, I Monti di Pietà in Italia dal 1462 al 1562, Vicenza, LIEF Edizioni, 1986, pp. 131-153;
- Carlo Paci (a cura di), La Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno compie 150 anni. Centocinquant'anni tra storia e società. 1842-1992, Ascoli Piceno, Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, 1992, pp. 54-55;
- Giannino Gagliardi, Ascoli e la Cassa di Risparmio dal 1842 al 2000, Ascoli Piceno, Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, 2000, p. 189.