Credito Industriale Sardo
Sardegna, Cagliari
Il Credito Industriale Sardo (CIS), ente di diritto pubblico, venne istituito con la legge n. 298 dell'11 aprile 1953 sullo "Sviluppo dell'attività creditizia nel campo industriale nell'Italia meridionale ed insulare". Alla sottoscrizione del fondo di dotazione iniziale parteciparono la Cassa per il Mezzogiorno, la Regione autonoma della Sardegna, la Banca Popolare di Sassari, il Banco di Sardegna e altre aziende di credito aventi sede sociale nel territorio sardo. Ai fini della propria partecipazione, il Banco di Sardegna utilizzò il fondo di dotazione della propria sezione autonoma di credito industriale, che venne così soppressa e le attività e passività trasferite al CIS. Originariamente l'Istituto poté esercitare il credito a medio termine a favore delle piccole e medie imprese industriali ed artigiane operanti nel solo territorio della Sardegna. I mezzi per l'esercizio della propria attività erano rappresentati dal fondo iniziale di dotazione, da un fondo speciale alimentato dalla Cassa del Mezzogiorno e da obbligazioni e buoni fruttiferi, nominativi e al portatore, emessi dallo stesso Istituto di credito. La legge istitutiva, che vietava la raccolta del risparmio sotto qualsiasi forma (concessa a partire dal 1993), permetteva al CIS le seguenti operazioni: concessione di mutui ed aperture di credito assistiti da garanzie mobiliari ed immobiliari; sovvenzioni e sconti cambiari; sconti o anticipazioni su annualità dovute dallo Stato, dalla Regione, dalle Province, dai Comuni, dai consorzi e da altri enti pubblici; sottoscrizione di titoli obbligazionari all'atto della loro emissione; riporti ed anticipazioni su titoli di Stato, titoli obbligazionari, nonché sconti di buoni ordinari del Tesoro. L'Istituto poteva inoltre, previa autorizzazione del Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio, concorrere alla costituzione di società finanziarie con sede nella zona di competenza territoriale, al fine di promuovere lo sviluppo dell'industria locale. Nel 1992 il Ministro del Tesoro approvò il progetto di ristrutturazione dell'Istituto - formulato ai sensi dell'articolo 1 della legge 30 luglio 1990 n. 218 (legge Amato) e dell'articolo 2 del decreto legislativo 20 novembre 1990 n. 356 - che comportò la sua trasformazione in società per azioni, l'eliminazione dei limiti territoriali di operatività, e l'abilitazione all'esercizio del credito fondiario, edilizio, agrario ed alle opere pubbliche. Tre anni più tardi, venne modificata la denominazione sociale in Banca CIS. Nel maggio 2000 il Ministero del Tesoro, azionista dal febbraio 1971 (ai sensi della legge 10 dicembre 1969 n. 970), cedette la propria quota (pari al 53,23% del capitale sociale) al Mediocredito Lombardo (ora Mediocredito Italiano) del gruppo Intesa (già titolare del 2,14% del capitale tramite il Banco Ambrosiano Veneto) che, negli anni seguenti, acquisì la restante parte delle quote azionarie. Nel 2009, dall'integrazione delle filiali di Banca CIS e di Intesa Sanpaolo, nasce la Banca di Credito Sardo. Nello stesso anno Intesa Sanpaolo diviene socio unico della Banca di Credito Sardo acquisendo l'intera partecipazione detenuta dal Mediocredito Italiano. Il 10 novembre 2014 la Banca di Credito Sardo viene fusa per incorporazione da Intesa Sanpaolo.
personalità di rilievo
Luigi Crespellani
(Cagliari, 1897 - Sassari, 15 aprile 1967).
Avvocato civilista, membro di spicco della Democrazia Cristiana Sarda, nel marzo 1945 viene eletto democraticamente sindaco di Cagliari e nel maggio 1949 è il primo Presidente della Regione (1949-1953). Con la giunta regionale Crespellani vengono avviati i contatti con il Governo per progettare il Piano di rinascita economica e sociale della Sardegna. Nel 1951 si costituisce la Commissione di studio nei settori dell'agricoltura, delle miniere, dell'industria, delle opere pubbliche e servizi, del commercio e finanza, che verrà avviata nel 1953, pubblicando i suoi risultati solo nel 1958. Eletto primo Presidente del Credito Industriale Sardo, rimane in carica fino al 1958 quando viene eletto senatore nelle fila della Democrazia Cristiana. Rieletto nel 1963, muore a Sassari il 15 aprile 1967.
personalità di rilievo
Efisio Corrias
(Bagno di Romagna, 31 maggio 1911 - Cagliari, 15 gennaio 2007)
Completati gli studi classici a Cagliari, si laurea poi in giurisprudenza; militante nell'Azione Cattolica e politicamente attivo nella Democrazia Cristiana, nelle prime elezioni del dopoguerra a Cagliari, nel 1945, viene eletto consigliere comunale e nominato assessore. Nel 1949, eletto consigliere regionale, viene chiamato dal Presidente Crespellani a ricoprire il ruolo di assessore alle Finanze, dal 1949 al 1954. Dal novembre 1958 al 16 marzo 1966 ricopre la carica di Presidente della Regione Sardegna. Dal 5 giugno 1968 al 24 maggio 1972 è senatore della Repubblica; tornato sull'isola gli viene affidata la presidenza del Cis dal 1973 al 1980.
Per diversi anni è stato Presidente della squadra di calcio del Cagliari, vincitrice del campionato 1969/1970.
personalità di rilievo
Paolo Savona
(Cagliari, 6 ottobre 1936)
Laureatosi in Economia e Commercio, nel 1961 inizia la sua carriera presso il Servizio Studi della Banca d'Italia, diventandone direttore. Si specializza al Massachusetts Institute of Technology di Boston e alla Sezione Studi Speciali della Federal Reserve di Washington. Nel 1976 è direttore generale di Confindustria fino al 1980 quando viene nominato presidente del CIS. Durante il suo mandato viene preparato il trasferimento dell'Istituto dalla sede storica di corso Vittorio Emanuele II al nuovo complesso di viale Bonaria progettato da Renzo Piano.
Ha ricoperto diversi incarichi istituzionali, quali quello di segretario generale della Programmazione Economica presso il Ministero del Bilancio (1980-1982), ministro dell'Industria nel Governo Ciampi (1992-1994), responsabile del Dipartimento per le Politiche Comunitarie (2005-2006) e ministro per gli Affari Europei dal 1 giugno 2018 al 20 marzo 2019, quando lascia l'incarico per ricoprire il ruolo di presidente della CONSOB. Accanto all'impegno politico ha sempre coltivato l'attività di economista, insegnando presso diverse università: Cagliari, Perugia, Tor Vergata, alla Liuss Guido Carli e alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione a Roma.
Collezioni artistiche
Il Credito Industriale Sardo ha attuato un'interessante politica collezionistica volta a documentare e sostenere l'arte sarda del Novecento sia nelle sue espressioni più riconosciute sia nelle sue specificità territoriali. La raccolta ha iniziato a prendere forma negli anni Cinquanta e Sessanta, ma è grazie all'impulso di Paolo Savona, Presidente dell'Istituto bancario negli anni Ottanta, che gli acquisti sono diventati più organici e continuativi. In quel decennio è stato costituito un apposito comitato ed è stata destinata in modo programmatico una percentuale annuale degli utili alle acquisizioni. Questo puntuale progetto di ampliamento della collezione ha assicurato alla Banca opere di grande rilievo, esemplificative dell'attività di autori sardi di diverse generazioni, che hanno dato un originale contributo agli sviluppi artistici del Novecento, ottenendo un riconoscimento nazionale e internazionale come Mario Sironi, Costantino Nivola e Maria Lai. Di Sironi, protagonista dell'arte italiana tra le due guerre, la raccolta conserva opere rappresentative della produzione pittorica e musiva destinata ai grandi cantieri architettonici degli anni Trenta, tra i quali l'Università La Sapienza di Roma e il Tribunale di Milano. La ricerca scultorea di Costantino Nivola, emigrato nel 1938 dapprima a Parigi e poi a New York, è esemplificata da un'arcaica Mater Mediterranea appartenente al suo periodo creativo più maturo: sintesi emblematica del suo percorso artistico internazionale e dello stretto legame che ha sempre mantenuto con la sua terra d'origine. Maria Lai, personalità originale del panorama del secondo Novecento che ha condotto una profonda riflessione sulle antiche tradizioni della sua isola, figura con un'opera significativa intitolata Geografia (1982-1988). Per quanto riguarda le presenze maggiormente legate al contesto regionale, la collezione documenta, attraverso nuclei cospicui e cronologicamente ampi, l'attività di artisti quali Antonio Ballero, Giuseppe Biasi, Antonio Corriga, Mario Delitala, Stanislao Dessy, Melkiorre Melis e Bernardino Palazzi.
bibliografia
- Stefano Siglienti, Stato ed iniziativa privata per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle Isole, Palermo, Cepes, 1955;
- Augusto Pagliani, Gli Istituti di credito nell'ordinamento italiano, Genova, Edizioni Universitarie, 1960, pp. 211-215;
- Antonio Confalonieri, Il credito industriale, Milano, Giuffré, 1960;
- Augusto Pagliani, Gli Istituti di credito nell'ordinamento italiano, Genova, Edizioni Universitarie, 1960, pp. 211-215;
- Credito Industriale Sardo (a cura di), Invito agli investimenti in Sardegna, Cagliari, Credito Industriale Sardo, 1969;
- Cesare Bisoni, Gli istituti di credito industriale, Milano, Franco Angeli, 1979;
- Paolo Savona, Paolo Savona, Credito Industriale Sardo, Cagliari, Trois, 1982;
- Paolo Savona (a cura di), Per un'altra Sardegna, Milano, Franco Angeli, 1984;
- Michele Bagella, Gli istituti di credito speciale e il mercato finanziario (1947-1962), Milano, Angeli, 1986;
- Francesco Gurreri (a cura di), Una piazza per Cagliari. Architetture per la nuova sede del Credito Industriale Sardo, Venezia, Marsilio, 1986;
- Luigi Pirastu, Economia e società in Sardegna. Scritti e discorsi 1943-1981, Cagliari, EDES, 1989;
- Gianni Loy e Aldo Pavan (a cura di), Risultati economici e relazioni industriali nel Credito Industriale Sardo, Cagliari, Centro Studi di Relazioni Industriali dell'Università di Cagliari, 1993;
- Leandro Conte, Giandomenico Piluso, Gianni Toniolo, Storia del Banco di Sardegna. Credito, istituzioni, sviluppo dal XVIII al XX secolo, Roma-Bari, Laterza, 1995;
- Antonio Lenza, Le istituzioni creditizie locali in Sardegna, Sassari, Delfino, 1995;
- Tracce d'identità. Pittori sardi della prima metà del Novecento, catalogo della mostra (Milano, Galleria La Posteria, 9-29 luglio 1999; poi itinerante a Bruxelles), s.l. 1999;
- Francesco Tedeschi (a cura di), L'arte moderna in Intesa Sanpaolo, 3 voll., Milano, Electa, 2012;
- Augusto Cherchi, Francesca Pino, Memorie restituite. Le Carte del Credito Industriale Sardo (1946-1992) all'Archivio di Stato di Cagliari, Milano, Intesa Sanpaolo 2016.
fonti
Archivio storico Gruppo Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Credito Industriale Sardo.