Cassa di Risparmio di Muro Lucano

Basilicata, Muro Lucano

data di fondazione05.01.1896
data di fusione1929

Con regio decreto 21 giugno 1885 i due Monti Frumentari di Muro Lucano, il Monte Fede e il Monte Farelliano, furono accorpati per dar vita al Pio Istituto di Prestiti e Risparmi per gli Operai ed Agricoltori meno Agiati, amministrato dalla locale Congregazione di Carità e con un capitale pari a circa 18.000 lire. Una volta varata la legge n. 5546 del 1888 sulle casse di risparmio, la Congregazione di Carità rifiutò di uniformarsi alla nuova normativa, sostenendo il carattere di opera pia dell'ente. Con regio decreto 5 gennaio 1896, però, l'Istituto assunse il nome e le forme di cassa di risparmio, con un fondo di dotazione di circa 24.300 lire, proveniente in parte dalla vendita del grano dei Monti e in parte dagli utili accumulati dal Pio Istituto. Le operazioni consentite si limitavano ai prestiti cambiari non superiori a 500 lire, allo sconto di fatture, alle sovvenzioni su pegni di valore e di titoli pubblici, all'acquisto di titoli emessi o garantiti dallo Stato. Nel corso del tempo l'Istituto non riuscì mai ad acquisire rilevanza economica nel territorio di competenza, tanto che su 183 casse di risparmio esistenti agli inizi del Novecento, l'Istituto di Muro Lucano occupava il 172° posto per capitali amministrati (circa 37.000 lire tra patrimonio e depositi): fu per questo motivo assorbito dalla Cassa di Risparmio del Banco di Napoli nel 1929.

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio, Le Casse ordinarie di Risparmio in Italia dal 1822 al 1904. Notizie storiche presentate all'Esposizione di Milano del 1906, Roma, Tipografia Nazionale di Giovanni Bertero e C., 1906, pp. 585-586, 608-610;
- Luigi De Rosa, Storia del Banco di Napoli, volume IV, Il Banco di Napoli tra fascismo e guerra (1926-1943), Napoli, Banco di Napoli, 2005, pp. 91-99.

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