Cassa di Risparmio di Moliterno
Basilicata, Moliterno
La Cassa di Prestiti e Risparmi di Moliterno venne istituita con regio decreto 25 ottobre 1881, su iniziativa del Comune e mediante la trasformazione del locale Monte Frumentario, da cui ottenne un fondo di dotazione iniziale pari a circa 22.000 lire. In base allo statuto erano consentite le seguenti operazioni: mutui con malleveria a favore di agricoltori, operai, industriali e commercianti; pegni su oggetti preziosi; acquisto di titoli e anticipazioni su di essi; mutui ipotecari. La Cassa, però, nel corso degli anni si limitò a depositare presso la Cassa di Credito Agrario o presso la Banca Agricola Italiana le proprie liquidità, che prestava poi a "interessi elevatissimi, senza peraltro svolgere alcuna azione creditoria nel Paese"; in più la scarsità dei depositi, che tendevano costantemente alla diminuzione piuttosto che all'aumento, portò nel 1929 l'Istituto all'assorbimento da parte della Cassa di Risparmio del Banco di Napoli, ai sensi della legge 29 dicembre 1927 n. 2587 sull'accorpamento delle casse di risparmio. La legge fu voluta proprio per l'estrema frammentazione del sistema bancario italiano, particolarmente evidente nel settore delle casse di risparmio: una miriade di piccoli istituti di credito, come la Cassa di Moliterno, non riuscivano infatti a raccogliere consistenti quantità di risparmio che così, anziché essere destinato a iniziative economiche locali, era intaccato dagli alti costi di gestione, con la conseguente imposizione di tassi di interesse molto alti per gli impieghi.
bibliografia
- Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio, Le Casse ordinarie di Risparmio in Italia dal 1822 al 1904. Notizie storiche presentate all'Esposizione di Milano del 1906, Roma, Tipografia Nazionale di Giovanni Bertero e C., 1906, p. 584;
- Luigi De Rosa, Storia del Banco di Napoli, volume IV, Il Banco di Napoli tra fascismo e guerra (1926-1943), Napoli, Banco di Napoli, 2005, pp. 91-99.