Cassa di Risparmio di Santeramo in Colle
Puglia, Santeramo in Colle
La Cassa di Depositi e Prestiti di Santeramo in Colle venne istituita con regio decreto 14 marzo 1878 in seguito alla soppressione del locale Monte Frumentario. L'Istituto si trasformò in cassa di risparmio qualche anno più tardi, in ragione della legge n. 5546 del 1888 sul riordinamento delle casse di risparmio. Le operazioni consistevano principalmente in pegni di effetti preziosi, in sovvenzioni cambiarie e in piccoli mutui chirografari. Le piccolissime dimensioni e la conseguente scarsa attività ne favorirono l'assorbimento nel 1929 da parte della Cassa di Risparmio del Banco di Napoli, insieme ad altre dodici casse meridionali, di cui altre due della provincia di Bari, Casamassima e Cassano Murge. Parere favorevole all'assorbimento delle casse baresi fu espresso dal direttore della filiale di Bari della Banca d'Italia che, in una lettera inviata a Bonaldo Stringher, le definì "larve di Istituti, [...] vecchi e mal governati", che avevano vissuto una "vita grama, e le cui scarse attività [erano] in gran parte nelle mani di pochi favoriti dai rispettivi Consigli di amministrazione od anche solamente dei Presidenti delle Casse, rimanendo così frustrato lo scopo della loro istituzione".
bibliografia
- Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio, Le Casse ordinarie di Risparmio in Italia dal 1822 al 1904. Notizie storiche presentate all'Esposizione di Milano del 1906, Roma, Tipografia Nazionale di Giovanni Bertero e C., 1906, p. 579;
- Luigi De Rosa, Storia del Banco di Napoli, volume IV, Il Banco di Napoli tra fascismo e guerra (1926-1943), Napoli, Banco di Napoli, 2005, pp. 91-99.