Cassa di Risparmio Salernitana

Campania, Salerno

data di fondazione06.06.1862
data di fusione1931

La Cassa di Risparmio Salernitana, autorizzata con regio decreto 6 giugno 1862, nacque su iniziativa di Giovanni Centola, allora presidente del Consiglio provinciale, con un fondo di dotazione di 2.000 ducati, interamente sottoscritto dalla Provincia, cui spettò la nomina del Consiglio di Amministrazione. Già verso la fine dell'Ottocento la Cassa contava cospicui crediti in sofferenza (593.000 lire nel 1890 e 515.000 lire nel 1900), ma la crisi del 1929 minò definitivamente la stabilità dell'Istituto, a causa del persistente ritiro dei depositi che da 21 milioni all'inizio del 1930 crollarono a 11 milioni alla fine dell'anno. Il timore di un possibile e improvviso crack, che avrebbe avuto dei contraccolpi sull'intero sistema bancario della zona, spinse il governo a cercare una soluzione: venne così avanzata l'ipotesi di un assorbimento da parte della Cassa di Risparmio del Banco di Napoli. Questa soluzione trovò l'opposizione dell'ACRI Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane, favorevole invece al salvataggio della Cassa Salernitana. Si calcolò in 3,5 milioni di lire la somma necessaria per sanare il deficit dell'Istituto salernitano, di cui 2 milioni vennero forniti dall'ACRI e 1,5 milioni dalla Cassa del Banco. Con questa cifra tuttavia non si riuscì a sanare la situazione della Cassa che così, nel 1931, venne definitivamente assorbita dalla Cassa di Risparmio del Banco di Napoli. L'operazione causò non pochi danni: al momento della consegna delle attività e delle passività, e dopo aver utilizzato il fondo di dotazione, il fondo di riserva e l'utile netto di gestione, si calcolò infatti una perdita di 7,3 milioni di lire, ridotti poi a 3,8 milioni grazie a quanto fornito dall'ACRI e dalla Cassa del Banco.

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio, Le Casse ordinarie di Risparmio in Italia dal 1822 al 1904. Notizie storiche presentate all'Esposizione di Milano del 1906, Roma, Tipografia Nazionale di Giovanni Bertero e C., 1906, pp. 569-570;
- Luigi De Rosa, Storia del Banco di Napoli, volume IV, Il Banco di Napoli tra fascismo e guerra (1926-1943), Napoli, Banco di Napoli, 2005, pp. 251-254.

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