Banca Triestina
Friuli Venezia Giulia, Trieste
La Banca di Credito Popolare, società anonima per azioni, fu costituita a Trieste il 24 settembre 1911. Nel 1933 cambiò denominazione in Banca Triestina, per adeguarsi al decreto legge 21 ottobre 1923, n. 2413 che stabiliva il divieto di mantenere nella denominazione degli istituti di credito, non costituiti in forma cooperativa, la qualifica di "popolare". In base allo statuto del 1933, oggetto della società era "l'esercizio di qualsiasi operazione di banca, di credito e di risparmio, in tutte le varie forme e manifestazioni, al fine di promuovere e concorrere con la sua attività allo sviluppo del commercio, dell'industria, delle arti e dei mestieri" (art. 3). Nel 1965 il controllo dell'Istituto fu acquisito dalla Banca Cattolica del Veneto, che faceva così il suo ingresso sulla piazza di Trieste. Quattro anni più tardi si procedette alla fusione per incorporazione della Banca Triestina nella BCV. Al momento della fusione il capitale sociale della Banca Triestina ammontava a 224 milioni di lire e l'Istituto operava con la sola sede di Trieste.
bibliografia
- Paola Chiapponi e Chiara Guizzi, La Banca Cattolica del Veneto e il suo patrimonio archivistico. Uomini, tradizioni e territorio, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2007, pp. 196-197.