Banca Agricola Popolare di Cerea
Veneto, Cerea
La Banca Agricola Cooperativa di Cerea fu fondata il 2 ottobre 1921. Il fondatore, nonché presidente dell'Istituto fino al 1944, fu l'avvocato Mario Bresciani. La presenza di altri istituti di credito (una filiale della Banca Popolare di Legnago e la Cassa Rurale di San Zeno) in un paese di circa ottomila abitanti non scoraggiò l'azione di Bresciani, che in poco tempo riuscì a trovare i trentacinque soci fondatori tra la borghesia agraria, commerciale e industriale del paese, che sottoscrissero milleduecento azioni nominali da cinquanta lire ciascuna. Nacque così una banca con il compito, come si legge nello statuto, "di concorrere allo sviluppo dell'agricoltura, dell'industria e dei commerci e procacciare il credito ai propri soci". I primi anni furono segnati da un costante aumento dei depositi e degli impieghi: dal 1923 al 1930 i primi aumentarono di quattro volte, i secondi di cinque, mentre il numero dei soci aumentò a centosette e il capitale sociale raggiunse 375.000 lire. Negli anni '30 la crisi agricola nel veronese costrinse molti contadini a cercare lavoro in altri ambiti: si sviluppò così il settore del mobile. La Banca Agricola offrì un importante contributo a questa nuova attività economica, senza dimenticare il sostegno fondamentale all'agricoltura. Nel secondo dopoguerra l'espansione territoriale (dopo la filiale di Gazzo, nel 1950 fu aperta quella di Casaleone), e il conseguente incremento dei depositi e degli impieghi, contribuirono significativamente allo sviluppo economico della zona. Nel 1995 l'Istituto (dal 1985 Banca Agricola Popolare) entrò a far parte del gruppo Casse Venete, confluito poi nel gruppo Cardine. Nel 2003 la Banca è stata assorbita dalla Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
bibliografia
- Luigi Bonfante (a cura di), Banca Agricola Popolare di Cerea. Storia dalla fondazione ad oggi, 1921-1991, Verona, Euronobel, 1991.