Banca Popolare Cooperativa di Alfedena
Abruzzo, Alfedena
La Banca Popolare Cooperativa di Alfedena, società anonima cooperativa di credito, venne costituita il 30 agosto 1885 con un capitale di 30.000 lire suddiviso in 600 azioni del valore di 50 lire ciascuna. Nata su iniziativa di un comitato promotore guidato dall'onorevole Mansueto De Amicis, lo scopo della società era di "procacciare il credito ai propri soci col mezzo della mutualità e del risparmio". L'Istituto poteva effettuare operazioni di sconto e di credito agrario, ricevere valori in custodia o in amministrazione, effettuare servizio di cassa per conto terzi e concedere prestiti sull'onore e sovvenzioni contro pegno di "effetti pubblici, affitto od altro cespite che offra garantia". Nell'ambito del progetto di ristrutturazione del sistema creditizio meridionale, nell'ottobre del 1929 venne concessa alla Banca Agricola Commerciale del Mezzogiorno l'autorizzazione preventiva all'incorporazione dell'Istituto, che avvenne nel 1931 insieme al Credito Meridionale di Napoli e alla Banca Mutua Popolare di Caiazzo. In seguito all'assorbimento dell'Istituto la Banca Agricola Commerciale del Mezzogiorno ereditò un credito di oltre 28 milioni di lire (poi salito ad oltre 31 milioni) dalla Società Anonima Bonifiche Italia Meridionale (SABIM): rischiando così un grave immobilizzo, l'Agricom nominò sindaci della SABIM alcuni suoi funzionari fino al rientro, piuttosto lento, della posizione debitoria da parte della società.
bibliografia
- Simona Giglietta, La Banca Agricola Commerciale del Mezzogiorno: l'istituto per la ricostruzione industriale del Sud, in "Rivista di Storia finanziaria", 6, gennaio-giugno 2001, Napoli, Arte Tipografica, pp. 16-17.
fonti
- Archivio Storico Banca d'Italia, Ispettorato del credito, pratt., n. 583, fasc. 30;
- Archivio Storico Banca d'Italia, Raccolte diverse, Statuti e Regolamenti, pratt., n. 11, doc. 12.