Cassa di Risparmio di Civitavecchia
Lazio, Civitavecchia
Il 14 aprile 1847 il pontefice Pio IX approvò la proposta di istituire a Civitavecchia una cassa di risparmio e ne sancì il regolamento, costituito da 34 articoli. Tale proposta era stata avanzata da un gruppo di facoltosi cittadini guidati da Felice Guglielmi, Gonfaloniere della città e primo Presidente della Cassa e sostenuti da monsignor Achille Maria Ricci, delegato apostolico. La Cassa nacque in forma di società anonima con un fondo di 50 azioni, da 40 scudi romani ciascuna, sottoscritte da 36 soci azionisti. Inizialmente rivolta ai soli "Cittadini e domiciliati in detta Città" per combattere l'usura, sin dalla sua fondazione la Cassa fu ben accolta dalla popolazione e i risparmi depositati crebbero di anno in anno. Ciò permise all'Istituto di rimborsare in breve tempo il capitale azionario versato dai fondatori e di esercitare sull'economia locale un'influenza non trascurabile. Fino ai primi anni del Novecento l'attività dell'Istituto si limitò all'apertura di mutui e conti correnti ipotecari e chirografari, all'acquisto di titoli emessi o garantiti dallo Stato, dalla Provincia di Roma o dai Comuni di Roma e Civitavecchia e a sovvenzioni su pegno di prodotti agrari o beni di natura industriale e commerciale. La fine del primo conflitto mondiale fu l'occasione per intervenire in modo concreto in favore della popolazione locale: la Cassa, infatti, si distinse per il contributo apportato al settore dell'edilizia, partecipando al capitale di fondazione dell'Istituto Autonomo delle Case Popolari e a quello del credito agrario, che aveva la sua organizzazione tecnica a Tarquinia (la prima agenzia dell'Istituto, aperta nel 1894), comune prevalentemente agricolo. Negli anni 1935-36 furono concessi forti prestiti di conduzione e distribuiti quasi ventimila quintali di semi e concimi e i cereali immagazzinati triplicarono rispetto a quelli raccolti solo pochi anni prima. La Cassa partecipò alla fondazione dell'Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane (1912) e dell'Istituto di Credito delle Casse di Risparmio Italiane (1921) e aderì all'Istituto Federale di Credito Agrario per l'Italia Centrale (1939). Alla fine della Seconda guerra mondiale iniziò un periodo di potenziamento territoriale e patrimoniale: tra il 1946 e il 1956 furono aperti gli sportelli di Cerveteri, Manziana, Montaldo di Castro, Ladispoli e Santa Severa. Nel 1992, a seguito della legge n. 218/1990 e la conseguente trasformazione della Cassa in società per azioni, la Banca di Roma acquistò la quota di partecipazione non detenuta dalla Fondazione della stessa Cassa di Risparmio, pari al 28,57% delle azioni. Nel 1997 l'Istituto entra a far parte del gruppo Banca CR Firenze, che porta progressivamente la sua quota di partecipazione al 51% e il 23 novembre 2015 viene fuso per incorporazione da Intesa Sanpaolo.
personalità di rilievo
Felice Guglielmi
(Civitavecchia, 11 febbraio 1813 - Civitavecchia, 23 marzo 1893)
Felice Guglielmi, è figlio di un neo possidente fondiario, Gonfalone per ben tre volte della città, che - grazie agli ingenti beni accumulati - ottiene l'iscrizione della famiglia al ceto nobiliare. I Guglielmi sono in posizione preminente in diversi settori dell'economia locale, dall'allevamento del bestiame all'attività di estrazione delle cave e delle miniere, alla finanza e anche negli scavi archeologici, in particolare nella tenuta di Camposcala. Felice Guglielmi partecipa a importanti progetti di ristrutturazione della città di Civitavecchia; in carica come Gonfalone fino al 1847, si adopera per la crescita della città, promuovendo la costituzione, insieme al fratello Benedetto e ad altri 35 soci, della locale Cassa di Risparmio, di cui è primo Presidente dal 1847 al 1861 e poi Tesoriere fino alla sua morte. Con questa carica, segue in particolare nel 1848 il progetto di costruzione della ferrovia Roma-Civitavecchia, ritenuta opera fondamentale per far decollare il porto e l'economia locale. Il 25 giugno 1847 con una Notificazione è Felice Guglielmi ad annunziare alla cittadinanza ' l'istituzione del nuovo ente creditizio, raccomandando ai concittadini di penetrare nello spirito e nella utilità di esso avvalendosi a loro sommo vantaggio'. Durante gli importanti cambiamenti politici di quegli anni, riesce sempre a rimanere eletto nelle cariche politiche più importanti del governo locale. Alla sua morte, lascia un'ingente somma a favore dei bisognosi della città.
bibliografia
- Cassa di Risparmio di Civitavecchia, La Cassa di Risparmio di Civitavecchia, ricorrendo il 110° Anniversario della sua istituzione, 1847-1957, Civitavecchia, Cassa di Risparmio, 1957;
- Patore Sergio (a cura di), Cassa di Risparmio di Civitavecchia, 1847-1977, 130° Anniversario della fondazione, Civitavecchia, Cassa di Risparmio di Civitavecchia, 1977;
- Cassa di Risparmio di Civitavecchia, 1847-1987. 140° Anniversario della Fondazione, Civitavecchia, Etruria, 1987;
- Carlo De Paolis (a cura di), La Cassa di Risparmio di Civitavecchia nel 150° anniversario della fondazione. 1847-1997, Civitavecchia, Ente Cassa di Risparmio di Civitavecchia, 1997;
- Carlo Alberto Falzetti, 1847 - 2007. 160. Ieri oggi e domani insieme. 1997 - 2007. Analisi di un decennio, Civitavecchia, Etruria Arti Grafiche, 2007.