Banca di Perugia
Umbria, Perugia
La Banca di Perugia nacque il 1º luglio 1889 dalla fusione tra la Cassa di Risparmio di Perugia e la Banca Perugina di Sconto. La legge n. 5546 del 1888 sul riordinamento delle casse di risparmio impose la distribuzione degli utili alla formazione di un fondo di riserva (per 9/10) e ad opere di beneficenza o all'incremento del patrimonio dell'ente (per 1/10). Ciò era in contrasto con lo statuto della cassa perugina, le cui azioni davano diritto "ad un interesse in ragione del quattro per cento sul capitale versato e al dividendo degli utili netti". Per questo motivo i dirigenti della Cassa, anziché adeguarsi alla legge del 1888, preferirono la fusione con la Banca Perugina di Sconto. Primo presidente dell'Istituto fu Zeffirino Faina, già presidente della Cassa di Risparmio di Perugia, deputato e senatore del Regno d'Italia. La Banca di Perugia fu poi assorbita dalla Banca Commerciale Italiana nel 1906 e Faina divenne consigliere Comit fino al 1917, anno della sua morte. Come ebbe modo di riferire Otto Joel, fondatore della Banca Commerciale Italiana, al consigliere Max Winterfeldt il 21 gennaio 1906, l'incorporazione permise alla Commerciale Italiana di operare "in una regione finora completamente chiusa, l'Umbria", acquisendo "un campo di lavoro che promette molto sotto gli auspici più favorevoli. Della importanza locale e della fiducia che gode la banca dà un'idea la circostanza, che i depositi di circa 17,5 milioni si distribuiscono a più di 36.000 depositari".
personalità di rilievo
Zeffirino Faina
(San Venanzo, 9 febbraio 1826 - Perugia, 17 giugno 1917)
Figlio di un ricco proprietario terriero, Zeffirino Faina diviene nobile per rescritto pontificio. Allo scoppio della prima guerra d'indipendenza appoggia le truppe pontificie entrate in Foligno, in seguito diventa un esponente del movimento liberale perugino. Nel 1853 installa una filanda, introducendo perla prima volta a Perugia, l'uso delle macchine a vapore. Dopo la morte della prima moglie (che gli lascia in eredità i beni della famiglia Baldini, tra cui il Banco Baldini), nel 1861 sposa una figlia di Maria Bonaparte. Ricopre negli anni diversi incarichi a livello di amministrazione locale, diventando prima tesorie e poi presidente della Cassa di risparmio di Perugia. A seguito dell'assorbimento della Banca di Perugia, di cui fu primo presidente, da parte della Banca Commerciale Italiana nel 1906, divenne consigliere della Comit, incarico che mantenne fino al 1917.
bibliografia
- Olga Marinelli, La vita e l'opera di Zeffirino Faina, Firenze, Vallecchi, 1959, p. 50;
- Antonio Confalonieri, Banca e industria in Italia, 1894-1906, volume III, L'esperienza della Banca Commerciale Italiana, Milano, Banca Commerciale Italiana, 1976, p. 48;
- Alberto Grohmann, Cento anni di storia della Cassa di Risparmio di Perugia: dalla banca alla fondazione. 1908-2008, Perugia, EFFE Fabrizio Fabbri, 2008.