Cassa di Risparmio di Amandola

Marche, Amandola

data di fondazione1861
data di fusione25.08.1940

Istituita nel 1861 e autorizzata con regio decreto 18 maggio 1862, la Cassa di Risparmio di Amandola iniziò la propria attività con un fondo di dotazione di 780 scudi, suddiviso in 78 azioni. Pur non essendo fra gli azionisti, il Comune elargì un sussidio di 20 scudi per far fronte alle spese di impianto. Primo presidente della Cassa fu il conte Adriano Gallo. Lo statuto originario consentiva l'acquisto di fondi pubblici, l'apertura di conti correnti attivi, le sovvenzioni cambiarie e "qualunque impiego che fosse riconosciuto idoneo dal Consiglio". Successivamente, nel 1884, furono aggiunti i mutui ipotecari, i mutui chirografari a corpi morali, le anticipazioni sopra titoli di Stato e, a partire dal 1900, i depositi presso altre banche e l'acquisto di cartelle fondiarie. In applicazione della legge 14 dicembre 1939 n. 1922, che disponeva la fusione delle casse minori in quelle dei rispettivi capoluoghi di provincia, il regio decreto 25 agosto 1940 n. 1329 stabilì l'incorporazione dell'Istituto nella Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Oltre alla sede centrale furono assorbite le filiali di Comunanza, Force, Montefortino, Montemonaco, Santa Vittoria in Matenano e Servigliano.

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio, Le Casse ordinarie di risparmio in Italia dal 1822 al 1904. Notizie storiche presentate all'Esposizione di Milano del 1906, Roma, Tipografia Nazionale di Giovanni Bertero e C., 1906, pp. 387-388;
- Associazione Nazionale fra le Casse di Risparmio Italiane, Le Casse di Risparmio Italiane nel Venticinquennale della loro Associazione (1912-1937), Roma, Tipografia delle Terme, 1937, pp. 11-13;
- Giannino Gagliardi, Ascoli e la Cassa di Risparmio dal 1842 al 2000, Ascoli Piceno, Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, 2000, p. 186.

nella mappa