Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia

Toscana, Pistoia

data di fondazione1936
data di fusione25.02.2019

La Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia nasce nel 1936 dalla fusione tra le due preesistenti Casse toscane. Se dalla documentazione ufficiale risulta che la fusione fu ritenuta opportuna da entrambe le amministrazioni, in realtà si verificarono dei malcontenti sul versante pesciatino, per cui l'operazione sembrò avere più i connotati di un assorbimento coatto che non quelli di una fusione concordata (il volume d'affari della Cassa di Pescia era un terzo rispetto a quello di Pistoia). Per disposizione del prefetto, la direzione del nuovo Istituto fu assegnata al presidente pistoiese, il senatore del Regno Raffaello Baldi Papini. Certamente concorse alla fusione l'ampliamento della provincia di Pistoia (fortemente voluta da Mussolini) con i nove comuni della Valdinievole, dove operava la Cassa di Pescia, ma la motivazione principale è da ricercare negli interventi del regime fascista in materia bancaria, che in vent'anni ridussero fortemente il numero delle casse di risparmio operanti sul territorio italiano. La conferma dell'intervento fascista si ha da un verbale del Consiglio di Amministrazione dell'istituto di Pescia del 9 giugno 1935, in cui si prende atto che era "desiderata dalle superiori gerarchie del Regime la fusione dei due Istituti" e che bisognava quindi "doverosamente aderire alle direttive concettuali del Regime". All'indomani della fusione, il nuovo Istituto contava 43 filiali, ma si dovette attendere il 1984 per l'inaugurazione della prima filiale al di fuori della provincia di Pistoia (filiale di Fucecchio). Nel 1937 l'Istituto assorbì l'antico Monte di Pietà di Pistoia mentre l'anno seguente, terminato il mandato del vecchio Consiglio di Amministrazione proveniente dalla Cassa di Pistoia, il governo nominò un commissario straordinario. Nel 1944, a causa degli eventi bellici, l'Istituto sospese le proprie attività. Nel corso degli anni, per venire incontro alle nuove necessità creditizie dell'imprenditoria, la Cassa partecipò all'Istituto Fondiario della Toscana, al Centro Leasing SpA e alla Findomestic SpA - nate su iniziativa della Cassa di Firenze - e al Mediocredito Regionale Toscano (dal 1954). Nel 1999 la Cassa di Risparmio entra nel gruppo Banca CR Firenze con l'acquisizione del pacchetto di maggioranza da parte dell'istituto fiorentino. A seguito del programma di riorganizzazione territoriale di Intesa Sanpaolo, nel luglio 2012 l'Istituto assume la denominazione sociale di Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, unica banca del gruppo ad operare nelle province di Pistoia, Lucca e Massa. Il 25 febbraio 2019 la Cassa viene fusa in Intesa Sanpaolo.

relazioni

ente conservatore

percorsi

personalità di rilievo

Raffaello Pio Mario Baldi Papini

(Pistoia, 9 giugno 1872 - Vinci, 25 luglio 1938)
Figlio di Giovanni e Maddalena Bini, appartenente a una nobile famiglia agraria pistoiese, si laurea presso l'Università di Bologna in giurisprudenza. Interventista, combatte durante la prima guerra mondiale, aderendo ben presto al fascismo, del quale è tra i primi promotori nella provincia di Pistoia. Dirigente d'azienda, ricopre diverse cariche istituzionali sul territorio pistoiese ed è anche revisore dei conti dell'Associazione delle Casse di Risparmio italiane. Viene eletto Senatore del Regno  dal 5 novembre 1922 al 6 febbraio 1943.  Nominato presidente della Cassa di Risparmio di Pistoia il 29 dicembre 1923, ne mantiene la carica anche nella costituenda Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia (1936-1937).


palazzi di pregio

Palazzo Azzolini

Palazzo Azzolini nasce come Sede della Cassa di Risparmio di Pistoia, per poi diventare la prestigiosa Sede della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Il 30 giugno 1898 viene posata la prima pietra del Palazzo in via Roma, progettato dall'architetto bolognese Tito Azzolini (1837-1907), vincitore del concorso nazionale indetto nel 1897. La direzione dei lavori è affidata all'ingegnere pistoiese Telemaco Parri (1854-1931); le maestranze artigiane provengono dall'Officina di Alfonso e Amos Natali, mentre Giuseppe Chiti disegna e costruisce il soffitto del salone e Galileo Chini dipinge le figurazioni allegoriche ad ornamento degli interni, sperimentando un linguaggio di ispirazione rinascimentale di grande efficacia, dove la fluida eleganza dell'Art Nouveau convive con omaggi alla tradizione della pittura toscana dell'Ottocento. Il monumentale Palazzo viene inaugurato il 23 luglio 1905. 
Nel progetto di riqualificazione dell'area attorno alla Sede, vengono abbattuti i rimanenti ruderi di edifici e costruita la Loggia dei Mercanti (novembre 1913) ad opera dell'architetto Raffaello Brizzi, poi demolita nel 1936 per fare spazio all'edificio delle Poste e Telegrafi.
 Nel 1948 la Cassa acquista il fabbricato Vannucci, attiguo alla Sede, e viene avviato il progetto di costruzione della Borsa merci ad opera dell'architetto Giovanni Michelucci, inaugurata nel 1950 e concessa in locazione.
Nel 1965 vengono ultimati i lavori di ampliamento della Sede centrale con l'edificazione di un palazzo attiguo che ospita gli uffici della Direzione generale. Nel 1973 si completa l'acquisto dell'antico Palazzo dei Vescovi, poi restaurato dalla Cassa, inaugurato il 18 ottobre 1981 e destinato a sede museale. 

bibliografia

- Cassa di Risparmio di Pistoia, Notizie storiche economiche, Pistoia, Cassa di Risparmio di Pistoia, 1891;
- Cassa di Risparmio di Pistoia, Relazione al Consiglio amministrativo della Cassa di Risparmio di Pistoia sopra alcune questioni di storia e di arte relative all'ampliamento della via Francesco Magni secondo il progetto Bartolini, Pistoia, Cassa di Risparmio di Pistoia, 1895;
- Cassa di Risparmio di Pistoia, Il Concorso per il Palazzo della Cassa di Risparmio d Pistoia. Relazione, Pistoia, Cassa di Risparmio di Pistoia, 1898;
- Cassa di Risparmio di Pistoia, La Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia nel Cinquantenario della inaugurazione del Palazzo della Sede centrale, Pistoia, Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, 1955;
- Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane, Le Casse di Risparmio Italiane nel secondo Venticinquennale della loro Associazione (1938-1962), Roma, Tipografia delle Terme, 1962, pp. 364-365;
- Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane, Le Casse di Risparmio e le Banche del Monte italiane, Roma, Iger - Istituto Grafico Editoriale Romano, 1987, pp. 275-280;
- Gianluca Chelucci (a cura di), Un Palazzo nuovo di vecchio stile. La Sede della Cassa di Risparmio di Pistoia (1897-1931), Pistoia, Cassa di Risparmiod i Pistoia e Pescia, 2006;
- Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Il Tremisse Pistoiese, periodico quadrimestrale di cultura della Cassa di Risparmio di Piostoia e Pescia, 1976-2011;
- R. Baglioni, C. Tuci, Un patrimonio riscoperto. L'Archivio storico della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia (1526-1992), Milano, Intesa Sanpaolo, 2017.

fonti

- Chiara Caselli (inventario) e Alberto Cipriani (introduzione), L'Archivio storico della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia (1488-1938). Inventario con introduzione storica, Pistoia, Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, 2000;
- Roberto Baglioni, Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Schede archivistiche SIUSA, 2008. 

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