Banco di Credito Generale
Emilia Romagna, Bologna
La società anonima Banca Guglielmini fu costituita a Bologna il 30 dicembre 1923, con atto rogato dal notaio Federico Foresti e con un capitale sociale di un milione di lire, aumentato a due milioni nel 1927 e a cinque milioni nel 1928, grazie all'ingresso di capitali "più larghi di diversa provenienza". Per questo motivo, il 15 luglio 1930, l'Istituto modificò la propria ragione sociale in Banco di Credito Generale, denominazione "al massimo grado larga e comprensiva" e "meglio esprimente l'indole e la natura della Banca", attiva in qualsiasi campo: "agricolo, commerciale, industriale, professionale ecc., con operazioni di qualsiasi natura: sconti, finanziamenti cambiari e in conto corrente, riporti, anticipazioni ecc.". In base alla convenzione stipulata il 23 giugno 1971, l'intero pacchetto azionario del Banco di Credito Generale (850.000 azioni, di cui circa 750.000 appartenenti alla Stefin - Società Triveneta Emiliana Finanziaria) venne ceduto dal Gruppo Stefanelli all' Istituto Bancario Italiano, che assorbì il Banco il 31 dicembre successivo, sulla base delle rispettive situazioni patrimoniali al 30 giugno.
fonti
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde (ASI-Cariplo), Istituto Bancario Italiano e banche preesistenti, Banca Guglielmini, poi Banca di Credito Generale, serie Verbali delle Assemblee Generali, 1925-1964.