Banca Popolare di Salò

Lombardia, Salò (BS)

data di fondazione29.08.1869
data di fusione30.11.1949

La Banca Popolare di Salò venne costituita il 29 agosto 1869 (rogito Bulgarini) per iniziativa della locale Società di Mutuo Soccorso Artigiana e Operaia e fu autorizzata con regio decreto 6 febbraio 1870. Scopo della Banca fu "d'infondere nei Soci la virtù della previdenza e della laboriosità, loro procacciando a credito col mezzo della mutualità e del risparmio, le somme di cui abbisognano". Il capitale, in origine di lire 10.000 (n. 200 azioni da lire 50 ciascuna), aumentò progressivamente con la trasformazione in società anonima cooperativa a capitale illimitato nel 1883, raggiungendo nel 1909 lire 502.500 (n. 10.050 azioni). La compagine sociale si caratterizzò per l'adesione dei principali istituti caritativi cittadini, di personalità tra le più note del fronte politico e sociale e di molte provenienti dall'artigianato e dal piccolo commercio locale. Inizialmente l'amministrazione dell'Istituto fu ristretta ai notabili della città, poi dall'ultimo decennio del 19° secolo allargata anche ad esponenti dell'imprenditoria locale dei settori emergenti dell'industria, del turismo e di società pubbliche, oltre anche a personalità non residenti distintesi nella promozione di iniziative economiche e infrastrutturali sul territorio. Sin dagli anni d'esordio la Banca supportò l'economia locale con l'emissione di buoni fiduciari tra la fine del 1869 e l'inizio del 1870 per far fronte alla carenza di moneta metallica seguita all'introduzione del corso forzoso. Seguì un trentennio di crescita continua e di gestione prudente del patrimonio che permise di affrontare l'impatto di crisi economiche (es. quella agraria tra il 1885 e il 1894) e sistemiche (es. scandalo della Banca Romana nel 1893), così come casi di grave immobilizzo del credito (es. per la costruzione del Teatro Nuovo). Nei primi due decenni del 20° secolo ebbe la sua fase di maggiore crescita: assecondò lo sviluppo dell'industria e del settore turistico, caratterizzato dall'arrivo delle prime stabili presenze straniere. Dal 1910 estese la sua presenza sul territorio con l'apertura delle filiali di Gardone Riviera e di Sabbio Chiese e, dopo il primo conflitto mondiale, di Manerba del Garda. Rilevante fu il sostegno a iniziative sociali, benefiche e l'intervento in situazioni di emergenza (es. il terremoto del 1901), essendo prevista per statuto la destinazione di parte degli utili annui in un fondo dedicato. L'Istituto resse alla crisi economica e finanziaria dell'inizio degli anni Trenta. Nel secondo dopoguerra ebbe una crescita costante ma non eccezionale. Fu aperta la quarta filiale a Gargnano (1948), mentre quella di Manerba del Garda fu ridotta a recapito. Il patrimonio rimase modesto rispetto alle esposizioni di credito, tra le quali pesò in particolare quella a favore della Soffiere del Benaco, azienda che aveva concorso a costituire nel novembre 1946 e aveva finanziato nel tempo nonostante i palesi errori negli investimenti produttivi. Su insistenza della Banca d'Italia, nella primavera del 1949 la Banca avviò trattative con la Banca San Paolo di Brescia e il Credito Agrario Bresciano per un loro intervento nella liquidazione e il suo assorbimento. Il 30 novembre 1949 fu firmata tra le parti una convenzione in base alla quale: la Banca Popolare di Salò cedeva le proprie attività e passività alle due Banche alla pari; la San Paolo acquisiva l'immobile della sede di Salò e subentrava con una propria dipendenza all'agenzia di Sabbio Chiese; il Credito Agrario Bresciano era autorizzato a insediarsi con una propria agenzia a Manerba del Garda. Il 17 luglio 1950 fu sancita la chiusura della Banca Popolare di Salò. L'8 giugno 1963 il Tribunale di Brescia autorizzò il liquidatore (avv. Giovanni Bonardi) alla cancellazione della Popolare dal registro delle imprese.

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Regio decreto che approva la Società cooperativa di credito sotto il titolo di Banca Popolare di Salò, 6 febbraio 1870, in Raccolta Ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, parte supplementare, vol. 10, anno 1870, dal n. 2309 al n. 2472, Firenze, Stamperia Reale, pp. 24-25;
- Aldo De Maddalena, Credito e banche a Brescia nei secoli XIX e XX, in Storia di Brescia, vol. IV, Brescia, Morcelliana, 1961, pp. 1043-1082;
- Alberto Comini, Banca Popolare di Salò. Vicende e protagonisti del credito popolare salodiano (1869-1949), Roccafranca, Massetti Rodella Editori, 2019.

fonti

- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Banca San Paolo di Brescia, Verbali del Consiglio di Amministrazione, anni 1949-1950;
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Banca San Paolo di Brescia, Banche Aggregate, Banca Popolare di Salò;
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Credito Agrario Bresciano, Verbali del Consiglio di Amministrazione, anni 1949-1950.

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