Credito Mobiliare Milanese L. Bertett & C.

Lombardia, Milano

data di fondazione1924
data di fusione1957

La Banca E. G. Gallia venne costituita nel 1924 da Elemer Giovanni Gallia, cittadino ungherese di religione ebraica domiciliato a Milano. Stabilitosi nel capoluogo lombardo nel 1919, Gallia fu dapprima rappresentante della Banca Ungaro-Italiana presso la Banca Commerciale Italiana, e in seguito nominato presidente della Camera di Commercio Italo-Ungherese. Nel 1933, "in seguito a pressioni e minacce", gli venne inibita la raccolta dei depositi fiduciari e venne costretto a restituire le somme già raccolte a tale titolo. L'attività dell'Istituto fu così limitata alla sola compravendita di titoli e valute e la ragione sociale venne modificata in E. G. Gallia Cambio. Nel 1939, in seguito alle leggi razziali e a "denunce anonime degli invidiatori della sua persona", il banchiere ungherese fu costretto a chiudere il proprio ufficio di cambiavalute e a fuggire in Svizzera, dove si prodigò "nell'aiutare profughi ed organizzare e predisporre ricerche di prigionieri e dispersi italiani", una sorta di "debito d'onore verso l'Italia, mia seconda Patria". Tornato in Italia alla fine della guerra, riaprì il suo ufficio di cambiavalute a Milano (in via Bigli, 10). Con una lettera inviata il 24 febbraio 1947 al Ministero del Tesoro chiese, e ottenne, l'autorizzazione all'accettazione dei depositi, specie dei cittadini stranieri domiciliati nel capoluogo lombardo per stimolarli, scrisse, a "investimenti in titoli di Stato e mettendo al servizio delle molteplici relazioni ed aderenze nei rispettivi Paesi stranieri e fruendo delle cognizioni linguistiche tanto mie che di quelle del mio socio Prof. Giacomo Bikich, la mia Banca potrà servire da modesto anello di congiunzione fra l'economia italiana e quella di qualche Paese Straniero specie Balcanico". La Banca venne così ricostituita nel 1948 come società in accomandita per azioni e con un capitale di 10 milioni di lire, con Elemer Giovanni Gallia e Giorgio Del Vecchio,rispettivamente  professore universitario e fratello del Ministro del Tesoro Gustavo Del Vecchio, in qualità di soci accomandatari, Giacomo Bikich, nato a Spalato e già consigliere della Camera di Commercio italiana a Vienna, la società anonima Dacia, presieduta da Del Vecchio e la ditta Elvetica di Milano, in qualità di soci accomandanti. Nel 1955 subentrò una nuova gerenza, con Luigi Bertett, medaglia d'oro al valor partigiano, Franco Bassani, Amministratore delegato e Direttore generale della Plasmon e Giordano Bravin, ex funzionario della Banca Nazionale del Lavoro, come soci accomandatari: la Banca cambiò così la denominazione sociale in Credito Mobiliare Milanese L. Bertett & C. Nel 1957 l'Istituto venne assorbito dalla Banca di Credito e Risparmio di Roma del senatore Teresio Guglielmone.

relazioni

ente conservatore

fonti

- Archivio Storico Banca d'Italia, Banca d'Italia, Vigilanza sulle aziende di credito, pratt., n. 3495, fasc. 1; n. 3497, fasc. 2;
- Archivio Storico Banca d'Italia, Ispettorato del credito, pratt., n. 222, fasc. 11.

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