Le fonti, edite ed inedite, ad oggi disponibili non consentono di determinare in maniera certa le origini della Banca San Giovita. La prima data rintracciata è il 30 giugno 1972 ed è relativa al verbale rinvenuto della seduta del Collegio dei Revisori della Banca; dallo stesso documento si evince che la Banca avesse allora un amministratore unico, nella persona dell'avv. Pompeo Anelli. Fu incorporata dal Credito Agrario Bresciano (CAB) con atto del 31 dicembre 1979. A questa data, la Banca - con sede in via Trieste a Brescia - aveva un capitale sociale di lire 1 milione ed era controllata per il 97,7% dal CAB, il quale - per il tramite della stessa - aveva partecipazioni in due società immobiliari: la Immobiliare S. Faustino, bresciana, e la milanese Taurom e nella società Editoriale Bresciana.