Banca Triumplina S. Filastrio

Lombardia, Tavernole sul Mella (BS)

data di fondazione11.06.1896
data di fusione28.05.1932

Alla sua costituzione l'11 giugno 1896 (rogito notaio Angelo Bonardi) presso la chiesa parrocchiale di Brozzo, la Banca portava nella propria denominazione l'epiteto di 'Piccola'. Il capitale iniziale fu di lire 10.000 diviso in 500 azioni di lire 20 ciascuna. Stabilita la sede in Tavernole sul Mella, per statuto - approvato dal Tribunale di Brescia con decreto 25 dicembre 1896 - la Banca aveva lo scopo di aiutare il piccolo commercio locale, attraverso il credito e il risparmio. Rispondendo effettivamente ad una necessità, si andò subito affermando e rapidamente acquistò fiducia presso i risparmiatori. Aprì agenzie a Gardone e a Sarezzo nel 1906, a Lumezzane nel 1908 e poi in altre località dell'Alta Val Trompia. Abbandonato l'appellativo di 'Piccola', aumentò il capitale sociale prima a lire 30 mila nel 1912, quindi a lire 100 mila nel 1919 e infine a lire 500 mila nel 1929. Dalla seconda metà degli anni Venti la Banca iniziò a sperimentare le prime difficoltà di gestione a causa della mancanza di una struttura direttiva adeguata all'ampiezza raggiunta della sua operatività. Nonostante i tentativi di porvi rimedio, all'inizio degli anni Trenta la Banca subì gravi perdite a causa sia della crisi economica finanziaria generale sia del panico seguente al fallimento della Unione Bancaria Nazionale (aprile 1932) che aveva in Valle Trompia parecchie agenzie, con ingenti depositi, e che comportò una corsa agli sportelli anche della Triumplina. Incapace di far fronte alle continue ed intensificate richieste dei depositanti, «per superiore consiglio» la Banca sospese i pagamenti e con decreto 5 maggio 1932 fu ammessa al concordato preventivo. L'Assemblea straordinaria del 28 maggio 1932 deliberò lo scioglimento anticipato e la messa in liquidazione. La Banca, che già prima della domanda di concordato aveva ottenuto garanzie di intervento da parte della Banca San Paolo di Brescia e dal Credito Agrario Bresciano, fu assorbita dalla Banca San Paolo di Brescia.

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Confederazione Generale Bancaria Fascista-Sezione Economico-Finanziaria, Annuario delle banche e dei banchieri d'Italia, 1927-1928, [Milano, Confederazione Generale Bancaria Fascista-Sezione Economico-Finanziaria], 1927, p. 274;
- Aldo De Maddalena, Credito e banche a Brescia nei secoli XIX e XX, in Storia di Brescia. Vol. IV, Brescia, 1964, pp. 1043-1082;
- Maurizio Pegrari, Per una storia sociale delle banche a Brescia dopo l'Unità: problemi e vicende, in La Banca Credito Agrario Bresciano e un secolo di sviluppo. Uomini, vicende, imprese nell'economia bresciana, Vol. I, [Brescia], Banca Credito Agrario Bresciano, 1983, pp. 177-205;
- Gian Ludovico Masetti Zannini, Mario Taccolini, Banca San Paolo di Brescia. Una tradizione per il futuro 1888-1988. Note storiche, Brescia, La Scuola, 1988, p. 66;
- Giovanni Gregorini, Nascita e organizzazione del credito bancario a Brescia, in Maurizio Pegrari (a cura di), Moneta, credito e finanza a Brescia. Dal Medioevo all'Età contemporanea, Brescia, Morcelliana, 2014, pp. 433-459.

fonti

- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Banca San Paolo di Brescia, Banche Aggregate, Banca Triumplina S. Filastrio;
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Credito Agrario Bresciano, Verbali del Consiglio di Amministrazione, 30 aprile 1932.

nella mappa