La Cassa Rurale ed Artigiana di Bagnolo Mella venne costituita come Cassa Cooperativa di Depositi e Prestiti di Bagnolo Mella nel 1890. La fondazione fu propugnata da Giovanni Donadoni, avvocato e politico, che aveva già contribuito alla costituzione delle prime casse rurali nella provincia di Brescia. Era orientata al finanziamento delle esigenze della locale economia rurale e al perseguimento di finalità riconducibili al mutuo soccorso. L'Assemblea straordinaria del 20 marzo 1938 deliberò il cambio dell'originaria denominazione e modificò lo statuto per uniformarlo alle disposizioni del Testo unico delle leggi sull'ordinamento delle casse rurali ed artigiane (regio decreto 26 agosto 1937, n. 1706). Venne posta in liquidazione dall'Assemblea straordinaria del 27 luglio 1941, avendo già ottenuto nelle settimane precedenti l'autorizzazione dalle autorità monetarie all'operazione e all'assorbimento nella Banca San Paolo di Brescia. Dal maggio dello stesso anno, infatti, la Cassa aveva chiesto alla San Paolo, che era già presente con una sua agenzia a Bagnolo Mella, di intervenire dal momento che «gode[va] di illimitata e grandissima fiducia nel pubblico» ed i servizi e le condizioni praticate dalla sua agenzia erano più vantaggiose; inoltre, l'andamento dell'attività era in graduale riduzione e non vi erano buone prospettive sull'afflusso di nuovi soci e sul ricambio degli amministratori. Dalla Banca San Paolo di Brescia, la Cassa ottenne l'impegno a «prestarsi alla liquidazione in modo di garantire tutti i depositanti all'integrale riconoscimento dei loro depositi» e ad assumere il «direttore-cassiere».