Il Monte di Pietà di Sabbioneta venne eretto il 20 novembre 1547, per iniziativa del sacerdote Francesco Rogni-Testagni e dei cittadini Vincenzo Sommazzi, Genesio Oldroandi e Francesco Nori, con denaro ricavato da elemosine offerte nei pelligrinaggi per le miracolose apparizioni della Beata Vergine di Vigoreto e con il consenso del Cardinale Ercole Gonzaga. In origine il Monte ebbe sede nel castello di Sabbioneta; fu quindi trasferito nel 1565 in una casa della città e, in occasione della cospicua donazione di Vincenzo Dondi nel novembre 1646, nella sua abitazione. Inizialmente il prestito su pegno fu erogato alle sole persone indigenti, poi dal XVII furono concessi prestiti anche ad abbienti, nobili e possidenti, da cui provenivano anche lasciti testamentari a favore del Monte. Sotto il dominio asburgico l'ente fu riformato, prevedendo tra l'altro prestiti gratuiti e una riduzione degli interessi su quelli onerosi. Non si hanno notizie certe sull'operatività del Monte durente il periodo napoleonico. Nel 1807 la gestione fu trasferita alla Congregazione di Carità. Nel 1932 un nuovo statuto uniformava le norme del Monte alle disposizioni legislative vigenti per i Monti di Pietà di seconda categoria; fu stabilito tra l'altro che gli utili annuali dovessero essere ripartiti per metà a profitto dell'ente e la restante parte alla Congregazione di Carità per opere di beneficenza. Assunse la denominazione di Monte di Credito su Pegno in applicazione della legge di riordinamento dei Monti di Pietà del 1938 e nel novembre 1939 fu posto in temporanea gestione commissariale. Per regio decreto 7 aprile 1941, n. 399 il Monte di Credito su Pegno di Sabbioneta fu incorporato nel Monte di Credito su Pegno di Mantova.