Banca S. Ercolano

Lombardia, Maderno sul Garda (BS)

data di fondazione1905
data di fusione24.02.1940

La Banca S. Ercolano venne fondata su basi cooperative nel 1905 (rogito notaio Frera di Salò), con sede a Maderno. Per lo statuto del 1913, scopo della Società fu «di estendere i benefici del Credito preferibilmente ai piccoli proprietari, commercianti, agricoltori, lavoratori in genere, siano essi soci o non soci, facilitando insieme loro il modo di far fruttare i loro risparmi, fruendo dei vantaggi della previdenza e della Cooperazione» (art. 3). La pur modesta attività fu apprezzata per lo sviluppo dell'economia locale fino alla vigilia della Seconda guerra mondiale. Nel dicembre 1939 un numeroso gruppo di soci avanzò la proposta di messa in liquidazione dell'Istituto, poi approvata in sede di Assemblea straordinaria il 24 febbraio 1940. La decisione seguiva alla constatazione che da diversi anni l'andamento dell'operatività non registrava alcun sostanziale incremento e che«gli utili d'esercizio tend[eva]no a decrescere, per il progressivo aumento delle spese generali non compensate da un corrispondente aumento nelle rendite» e per la crescente concorrenza di istituti di credito di dimensioni maggiori. Vi era inoltre l'assicurazione di un intervento della Banca San Paolo di Brescia nella liquidazione e nel proseguire l'erogazione di servizi bancari più rispondenti alle necessità dell'economia locale con l'apertura di una sua agenzia. Il 15 ottobre 1941 fu chiuso il procedimento di liquidazione. Nella relazione al bilancio finale del procedimento, si rilevò che il «realizzo dell'attivo per la buona situazione della Banca si [era] svolto abbastanza speditamente, incontrando però sensibili perdite pel periodo difficile in cui si [era] svolto»; infatti il procedimento ebbe inizio e avvenne nella massima parte nella primavera-estate del 1940, un periodo caratterizzato dalla temporanea totale stasi dell'industria alberghiera e turistica della zona del Garda e dalla crisi del mercato locale delle proprietà immobiliari, che causò notevoli perdite nel realizzo degli immobili di proprietà e in alcune operazioni attive con garanzia immobiliare.

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Associazione Bancaria Italiana, Annuario delle banche e dei banchieri d'Italia. Anno III - 1925-1926, Milano, Associazione Bancaria Italiana, 1925, p. 135;
Aldo De Maddalena, Credito e banche a Brescia nei secoli XIX e XX, in Storia di Brescia. Vol. IV, Brescia, 1964, pp. 1043-1082;
- Maurizio Pegrari, Per una storia sociale delle banche a Brescia dopo l'Unità: problemi e vicende, in La Banca Credito Agrario Bresciano e un secolo di sviluppo. Uomini, vicende, imprese nell'economia bresciana, Vol. I, [Brescia], Banca Credito Agrario Bresciano, 1983, pp. 177-205;
- Gian Ludovico Masetti Zannini, Mario Taccolini, Banca San Paolo di Brescia. Una tradizione per il futuro 1888-1988. Note storiche, Brescia, La Scuola, 1988;
- Giovanni Gregorini, Nascita e organizzazione del credito bancario a Brescia, in Maurizio Pegrari (a cura di), Moneta, credito e finanza a Brescia. Dal Medioevo all'Età contemporanea, Brescia, Morcelliana, 2014, pp. 433-459.

fonti

- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Banca San Paolo di Brescia, Banche Aggregate, Banca S. Ercolano;
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Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Banca San Paolo di Brescia, Verbali del Consiglio di Amministrazione, 14 novembre 1939.

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