Monte di Credito su Pegno di Quargnento
Piemonte, Quargnento (AL)
Il Monte di Pietà di Quargnento fu fondato nel 1840 con delibera del Consiglio comunale del 15 febbraio. Ebbe sede nella casa della Congregazione di Carità della città. Secondo la statuto approvato con regio decreto 20 marzo 1902, n. 111, il Monte prestava al tasso di interesse del 4% con garanzie di pegno su effetti di biancheria, utensili di rame o altri metalli, oggetti preziosi in oro e argento; rimanevano esclusi gli oggetti sacri, quelli soggetti a deterioramento, armi e qualsiasi oggetto «che porti il timbro di qualsiasi pubblico stabilimento» (art. 6). La somma prestata, fino a un massimo di un anno, non poteva superare i tre quarti del valore di stima del pegno e doveva comunque mantenersi nei limiti da lire 1 a lire 30. Gli utili della gestione del Monte dovevano essere destinati all'aumento del patrimonio; qualora l'Amministrazione riscontrasse la sufficienza del proprio capitale per dare corso alle richieste di prestito, una quota di utili poteva essere utilizzata per ridurre gli oneri gravanti i pegni. I fondi in esubero potevano essere convertiti in rendita o in buoni del Tesoro. L'Amministrazione del Monte era affidata alla Congregazione di Carità, la quale delegava ogni anno un proprio membro per la direzione e la vigilanza. Ridenominato Monte di Credito su Pegno, in applicazione del provvedimento del 1938 sull'ordinamento dei monti, fu posto in gestione commissariale nell'ottobre 1939 sotto la guida di Pietro Aletto. Il regio decreto 5 dicembre 1941, n. 1366 dispose l'incorporazione del Monte di Quargnento nel Monte di Credito su Pegno di Tortona.
bibliografia
- Statuto organico del Monte di Pietà di Quargnento [1902], in Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, Appendice al Bollettino di Notizie sul Credito e sulla Previdenza, a. XXI, 1903, 2° Semestre, Roma, Stab. Tip. della Società Editrice Laziale, 1903, pp. 92-94;
- Ispettorato per la Difesa del Risparmio e per l'Esercizio del Credito, Bollettino dell'Ispettorato per la Difesa del Risparmio e per l'Esercizio del Credito, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1939, pp. 31-32;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, a. 82, n. 302, 24 dicembre 1941, p. 5031.