Monte di Credito su Pegno di Solero
Piemonte, Solero (AL)
Il Monte di Pietà di Solero originò dal lascito testamentario di Lodovico Robatti del 18 luglio 1800 e venne eretto per decreto del Vescovo di Alessandria il 5 marzo 1825. Trasformato in ente morale con regio decreto 10 aprile 1870, venne riordinato nel 1898 all'approvazione del provvedimento che riconosceva la duplice natura dei Monti di Pietà quali istituti di beneficenza e di credito. Secondo lo statuto approvato con regio decreto 11 luglio 1909, n. 289, suo scopo fu di «prestar denaro sopra pegno preferibilmente a famiglie in cui vi siano infermi privi di mezzi» (art. 2). I prestiti erano effettuati al tasso di interesse del 4% con garanzie di pegno su effetti di biancheria e stoffe, oggetti di rame, bronzo ed ottone; non potevano essere accettati oggetti sacri, armi, oggetti preziosi in oro e argento e prodotti a rischio di deperimento. Se non riscattati al termine di un anno, i pegni sarebbero stati venduti all'incanto. Un terzo degli utili di gestione doveva essere devoluto ad opere di beneficenza. L'amministrazione del Monte era affidata ad un Consiglio, costituito da un presidente, nominato congiuntamente dal prefetto e dal parroco di Solero, e da cinque membri, di cui tre di nomina del Consiglio Comunale e due del Vescovo di Alessandria. Ridenominato Monte di Credito su Pegno, in applicazione del provvedimento del 1938 sull'ordinamento dei Monti, fu posto in gestione commissariale nell'ottobre 1939 sotto la guida di Pietro Aletto. Il regio decreto 5 dicembre 1941, n. 1366 dispose l'incorporazione del Monte di Solero nel Monte di Credito su Pegno di Tortona.
bibliografia
- Statuto organico del Monte di Pietà di Solero [1909], in Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, Appendice al Bollettino di Notizie sul Credito e sulla Previdenza, a. XXVII, 1909, 2° Semestre, Roma, Stab. Tip. della Società Editrice Laziale, 1909, pp. 121-125;
- Ispettorato per la Difesa del Risparmio e per l'Esercizio del Credito, Bollettino dell'Ispettorato per la Difesa del Risparmio e per l'Esercizio del Credito, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1939, pp. 31-32;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, a. 82, n. 302, 24 dicembre 1941, p. 5031.