Banco Cambio Levi Moisè Ettore

Piemonte, Mondovì

data di fondazione1907
data di fusione28.09.1972

Il Banco Cambio Levi Moisè Ettore fu fondato nel 1907 e trasformato in società in nome collettivo il 2 dicembre 1919. Con una lettera datata 16 marzo 1940, il ministro delle Finanze Paolo Thaon di Revel informò l'Ispettorato per la difesa del risparmio e per l'esercizio del credito che il Ministero dell'Interno intendeva "vietare l'esercizio del credito e di tutte le attività affini o comunque ad esso connesse agli appartenenti alla razza ebraica". Il provvedimento riguardava gli istituti bancari più piccoli, costituiti sotto forma di ditte individuali, società in accomandita semplice, società collettive e società di fatto, dato che le banche di maggiori dimensioni, con più di cento dipendenti, erano già state colpite dal regio decreto legge 17 novembre 1938 n. 1728, riguardante i provvedimenti per la difesa della razza italiana. Dall'ispezione della Banca d'Italia, tre delle centonove aziende bancarie oggetto del provvedimento (il Banco Cambio Levi Moisè Ettore, la Banca Sigismondo Mayer & C. di Firenze e il Banco Cambio Augusto Bachi di Torre Pellice) risultarono essere di proprietà di persone appartenenti alla razza ebraica: i titolari dei tre istituti, che avevano un andamento regolare e non potevano pertanto essere posti in liquidazione coatta, dovettero così scegliere se rinunciare in maniera "volontaria" all'attività bancaria o incorporare la propria società in altri istituti di credito. Le tre banche cessarono di esistere tra il 1940 e il 1941. Il Banco Cambio Levi Moisè Ettore venne ricostituito alla fine degli anni '40 e trasformato in società per azioni il 23 marzo 1964. Delegato al rilascio di benestare all'importazione e all'esportazione, e autorizzato al credito agrario di esercizio, il 28 settembre 1972 venne assorbito dalla Banca Mobiliare Piemontese.

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Associazione Bancaria Italiana, Annuario delle aziende di credito e finanziarie, 1970-1971, Roma, Associazione Bancaria Italiana, 1971, pp. 273-274;
- Commissione per la ricostruzione delle vicende che hanno caratterizzato in Italia le attività di acquisizione dei beni dei cittadini ebrei da parte di organismi pubblici e privati (Commissione Anselmi), Rapporto generale, Roma, 2001, p. 353.

fonti

- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio Banca Commerciale Italiana (ASI-BCI), Ufficio Studi, Spoglio di bilanci di imprese, cart. 15.

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